Scie chimiche, a volte ritornano
[Vallecrosia] - Qualche tempo fa ci recammo, io e due amici, uno dei quali un notissimo scrittore, in un negozio sull'Aurelia a Vallecrosia (IM). Qualcuno, di quelli che credono agli ufo e dintorni, ci aveva assicurato che lì avremmo potuto trovare una macchina che eliminava gli effetti sedativi delle scie chimiche rilasciate nell'aria da aerei bianchi, senza insegne, decollati da basi segrete. Guai a ridere quando uno di questi tipi vi parla delle cose più impossibili e incredibili, quanto meno vi darà dell'ignorante, perché: «NOI lo sappiamo, e voi credete a tutto quello che vi dicono i giornali e le televisioni». Fare buon viso a cattivo gioco, se quel giorno ne avete voglia, e vi accorgerete quante panzane furbastri di ogni genere fanno bere a persone facilmente suggestionabili.
Ne parlo perché c'è una domanda formale (Atto n. 4-02585) rivolta ai ministri della salute e della difesa italiani dal senatore Amedeo Ciccanti, vicepresidente del gruppo UDC, che parla di "scie chimiche (chem trails), rilasciate da aerei non meglio identificati".
"diversamente dagli aerei civili, i quali su rotte predeterminate rilasciano scie di condensazione a dispersione quasi immediata, le scie chimiche riscontrate sono di natura gelatinosa e vengono nebulizzate da aerei che volano a bassa quota e sono irrorate nell’aria attraverso sistemi di supporto ben visibili ad occhio nudo"