Record di fusione del ghiaccio artico, non era mai sceso sotto i 4 milioni di chilometri quadri. In meno di una generazione abbiamo alterato il modo in cui si presenta il pianeta dallo spazio e presto il Polo Nord sarà completamente libero dal ghiaccio in estate, probabilmente questo avverrà nei prossimi 5 anni, al massimo nei prossimi 20 anni, a seconda delle previsioni.
Il disgelo annuale del ghiaccio artico sta raggiungendo il livello più basso mai registrato da quando, nel 1979, è iniziato il controllo via satellite. Lo hanno comunicato gli scienziati del National Snow and Ice Data Center (NSIDC) statunitense.
Gli scienziati hanno appena annunciato il nuovo record dello scioglimento dei ghiacci artici, un primato di cui faremmo volentieri a meno. Dagli anni '70 la copertura dei ghiacci diminuisce ogni anno: all'epoca era di circa 8 milioni di chilometri quadri, oggi è di meno di 3,41 milioni di chilometri quadri, come ci mostrano le immagini satellitari: il 45% in meno rispetto al 1979.
Durante lo scorso mese di agosto, la velocità di fusione ha superato i 90.000 chilometri quadri al giorno, pari all'area del Portogallo. A 1.000 metri sopra l'Oceano Artico, lato Pacifico, nello stesso mese si sono registrate temperature di 1-3 °C, con punte di 4 °C nel mare di Beaufort, a nord dell'Alaska. Non è solo una questione di caldo artico, ma di pericoloso “svecchiamento”, dal momento che il ghiaccio con oltre 2 anni di età sta sostanzialmente scomparendo, ed è ormai confinato a nord della Groenlandia e delle isole canadesi. Il 27 agosto 2012 è stato battuto il record di 4,17 milioni di chilometri quadri e da allora si sono persi ulteriori 500.000 chilometri quadri. Solitamente il minimo si raggiunge in questi giorni, ma gli scienziati tardano a dare l'annuncio del raggiungimento del minimo, perché quest'anno il ghiaccio non smette ancora di sciogliersi. Uno studio pubblicato a luglio da Environmental Research Letters, comparando i modelli previsionali con le osservazioni, stima che il rapido declino del ghiaccio artico è dovuto all'attività umana per il 70-95%.
Secondo gli scienziati canadesi il record di scioglimento del ghiaccio raggiunto quest'anno potrebbe portare a un inverno più freddo in Europa, dal momento che il calore delle acque artiche sarà rilasciato in atmosfera questo autunno. Dello stesso avviso è il Met Office, l'ufficio meteorologico britannico, che attribuisce alla riduzione del ghiaccio artico gli inverni freddi e asciutti registrati in Gran Bretagna negli ultimi anni. In meno di una generazione abbiamo quindi alterato in modo irreversibile anche l'aspetto con cui il nostro pianeta si presenta a qualsiasi osservatore lo veda dallo spazio - persona,satellite, o extraterrestre- e presto il Polo Nord sarà completamente libero dal ghiaccio in estate: probabilmente, questo avverrà nei prossimi 5 anni, al massimo nei prossimi 20 anni, a seconda delle previsioni.
Greenpeace chiede la creazione di un santuario globale nell’area disabitata che circonda il Polo Nord, e un bando alle trivellazioni petrolifere e alla pesca non sostenibile nel resto dell’Artico. Da giugno 2012, oltre un milione e 700 mila persone hanno firmato la petizione per difendere l’Artico, lanciata dall'associazione ambientalista che sta organizzando una missione per l’inizio del 2013, nel corso della quale intende collocare sul fondo dell’oceano una capsula artica che conterrà tutti i nomi dei difensori di questo patrimonio dell'umanità, l'Artico, che rischia davvero di scomparire, rapidamente, per sempre.