Fondata nel 2004, la
casa editrice Rupe Mutevole Edizioni ha avuto modo di espandersi nel
settore tematico e geografico.
Sono venti le collane editoriali della casa editrice, venti
sono dunque le braccia che accolgono la diversità per condurre oltre i confini
territoriali e mentali.
La denominazione
delle collane è in linea con la politica della casa editrice, troviamo
infatti: “Letteratura di Confine”, “Trasfigurazioni”, “Mappe di una nuova èra”,
“Saggi”, “Rivelazioni”, “Poesia”, “Fairie”, “Atlantide”, “Oltre il confine”,
“Scritti in scena”, “Sopralerighe”, “Heroides”, “Echi dalla storia”, “Visioni”,
“Margini liberi”, “Echi da internet”, “Radici”, “Supernal Armony”.
Eccovi le novità
editoriali del mese di novembre 2014:
“Prima dell’Anima” di
Paola Froncillo
Oramai tutto era pronto, anche lei anche il suo sguardo
organizzato. Sola mancava la sua vera anima, la sua natura entusiasta e
volitiva.
Si voltò a guardare per l’ultima volta il frutteto di sua
nonna, le viole, che immaginava ancora di quel viola scurissimo, ed avvertiva
il velluto dei petali tra le dita come se il ricordo dei suoi dieci anni fosse
vivo ancora, ancora più vivo del vissuto. Mentre come una videocamera i suoi
occhi coglievano l’essenza dello spazio che la avvolgeva, si accorse che
l’albero di amarene non c’era più... eppure lo ricordava proprio in quel punto
tra la casa e l’ingresso della scalinata. Le ortensie c’erano, come anche le
rose di un rosa pallido ma l’amareno era scomparso.
Così erano scomparsi i ricordi e i profumi delle amarene ed
il sapore e la loro consistenza.
Voglio tornare indietro si disse.
“Eppure
sento le tue lacrime” di Fabio Angelino
“Sono fermamente convinto che gli sguardi abbiano il potere
di smascherare le persone e io non voglio esser smascherato, non voglio
mostrare la mia debolezza. Noi esseri umani siamo creature particolari, fatti
di carne e ossa, fragili come cristalli.” tratto da Roger
“...vide il bambino cadere con la bicicletta: il padre
accorse, aiutando il figlio a rialzarsi. Un piccolo gesto in cui vide una
metafora della vita: bisogna essere in grado di rialzarsi da soli, dopo ogni
brutta caduta. Però, quando si è aiutati da qualcuno che ci ama, tutto diventa
più semplice. Un leggero sorriso comparve sul suo volto invecchiato. Nonostante
tutto, non aveva mai smesso di amare immensamente la vita.”
“Amata Voce” di Nicoletta Nuzzo
“Grembo”(Rupe Mutevole 2012, Collana Poesia), le strategie
di occultamento dal dolore, nato insieme alla vita, e dalla dispersione sono
molteplici (Presente: Quello che mi accade è tanto veloce/che io devo
inseguirlo/ma arrivo tardi/e allora ho bisogno di un focolare,/anche un
angolo,/anche un breve tratto di stoffa/dove accucciarmi/e fissare qualcosa che
mi aiuti a ricordare//). Conquistare se stessi è un’operazione dura e delicata
in cui riuscire a guardare il passato richiede cautela e infinita pazienza
(Prende tempo: Prende tempo/e poi mi appare quello che accade/lo vedo e lo
ricordo/lo vedo e lo dimentico/adesso è solo un piccolo tratto senza
confine/che si aggiunge alla lunga spirale che mi avvolge//). E forse le parole
sono davvero le impronte attraverso le quali ritrovare la strada di casa per quanto
esse nascondano al loro interno una carica di estrema pericolosità: servono a
individuarsi, ma al tempo stesso a separarsi (In faccia: se non fossi
l’uccellino che sono/poggiato di pena e oblio su zampe filiformi/ti griderei in
faccia tutta la mia rabbia/con un solo nome io io io//). Con la separazione
giunge la paura, una paura che si nutre dell’informe e dell’indistinto
(Spirale: io aspetto/e faccio cose che conosco,/ascolto voci che conosco,/cerco
di non spaventarmi/e di trovare gli occhi di questo nulla./Aspetto/e faccio
cose mute/come stare davanti al mare/o accarezzare un gatto/). Antonella Giacon
“Riflessi di luce” di
Antonella Massa
Intense le parole della poetessa, parole che portano
rispetto all’amore e ne comprendono il valore, la forza, l’indissolubilità.
Poesie d’abbracci, di sogni e sospiri in un lirismo suggestivo che conquista e
che incanta, un’altalena di passione e di battiti del cuore; versi che
innalzano al cielo sensazioni d’incanti e riflessi di luce anche dove il buio
della notte impera. Emily Dickinson scrisse: “Che l’amore è tutto, ed è tutto
ciò che sappiamo dell’amore”: questo Antonella Massa lo ha compreso e con
eleganza di idiomi lo sussurra in questo libro. - Dall’introduzione di Marzia
Carocci
“Lo stomaco delle
farfalle” di Davide Lisi
“Della luce a tratti, quasi avesse il morbo di Parkinson,
trapela viscida dalle sbarre che separano la civiltà da tutto quello che di
civile si può immaginare. Incontro mostri dalle fattezze fatate e uomini che si
distruggono appena possono così da ricomporsi ogni volta secondo puro istinto.
Ancora fradicio, intravedo gli amori ormai evaporati in una
coltre di fumo e nebulose moribonde, mi guardano affabili e affamati, non cerco
neanche di schivarli, mi arrampico sui loro occhi rossi e per la prima volta in
vita mia scopro l’invidia di dio verso di noi. La sua onniscienza nulla può
contro il piacere di un ritorno, di una partenza, un vigoroso addio linciato
dal buon senso che appartiene solo all’amore.
Amore. Ecco, alla fine si torna sempre a casa.”
Collana Trasfigurazioni in collaborazione con Oubliette
Magazine.
“I
sentieri dell’anima” di Pietro Pani
Nelle pagine che compongono il volume, Pietro Pani ci guida
quasi per mano tra i suoi ricordi, come nella poesia Sarai un attimo eterno (mamma)
8 maggio 2014. Là dove il tempo sembra essere sospeso per celebrare la memoria
e l’affetto della persona che l’ha messo al mondo: la mamma, che qui è
dolcemente avvolta dal profumo della rosa che il figlio le porge fra i suoi
capelli. La mamma, che è la protagonista indiscussa di questo brano, e che non
lo abbandonerà mai, poiché vivrà sempre nei ricordi del poeta: «sarai lì, tra
un’estate e un inverno, mamma, sarai quell’attimo che diventa eterno». La
struttura del libro è particolare e originale, giacché il filo conduttore che
unisce le varie poesie è la memoria dell’autore, il quale narra in prima
persona le sue emozioni. Così come farebbero i poeti di cui parla nei versi di
L’abbraccio stanco della notte, nei quali descrive l’atteggiamento di chi ha
l’anima tanto sensibile da avere la necessità di fermare con le parole gli
attimi di vita vissuta, lì sui quei fogli che da bianchi si tingono
d’inchiostro. L’anima che, tuttavia è: «in subbuglio, perché i poeti sono come
le barche che lasciano il porto, pronte a sfidare la tempesta».
Collana Trasfigurazioni in collaborazione con Oubliette
Magazine.
“Senso
Profondo” di Roberto Colonna
Affetti speciali
che arrivano e poi sparisco
come fuochi d’artificio
luminosi grandi e pieni di colori
si alzano e poi ricadono
affetti speciali sparati via
da un cuore ricucito ormai troppo
volte
grande come un cannone
per fare un rumore chiamato amore.
“Viaggio infinito” di
Roberto Colonna
mi affanno
piano piano
e cerco di respirare
la tua essenza
d’amore
che mi circonda
la mia anima
così sola
eppure
respiro di te
di questa aria
che intorno a te
forte mi stringe
d’amore respiro
con te
all’infinito.
Per pubblicare con Rupe Mutevole Edizioni invia un'e-mail
(info@rupemutevole.it) alla redazione inviando il tuo inedito, se vuoi
pubblicare nella collana "Trasfigurazioni" con la collaborazione di
Oubliette Magazine invia ad: alessia.mocci@hotmail.it
Written by Alessia Mocci
Addetta stampa (alessia.mocci@hotmail.it)
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