La storia della pizza

Pomodoro, mozzarella e basilico. Sono questi gli ingredienti tipici di un piatto tutto italiano a rappresentare, tra l'altro, quelli che sono i colori della bandiera del Belpaese. Sì, perché ci riferiamo alla 'pizza margherita' che è conosciuta in tutto il mondo. 

Fu il cuoco Raffalele Esposito nel 1889 a ideare, coniare e preparare la 'pizza margherita' in onore di Margherita di Savoia, Regina d'Italia. Si parla però già di pizza molto prima, attorno all'anno mille, anche se si tratta solo di alcune attestazioni scritte, mentre è più che certo che già nel XVI secolo, a Napoli, al pane schiacciato venisse dato proprio il nome di pizza. 

La storia della pizza nasce quindi dal pane, del quale si ha certezza della sua preparazione già dal Neolitico con gli ingredienti che poi sono cambiati con il trascorrere dei secoli e con la conseguenza che a cambiare è stato anche il sapore. La svolta però arrivò dalla cosiddetta focaccia condita con il pomodoro visto che in precedenza la pizza veniva preparata solamente attraverso l'utilizzo di salse bianche.
 

La pizza, cibo tutto italiano, è anche un prodotto d'esportazione che, in tempi più recenti, vide i migranti italiani arrivare negli Stati Uniti, alla fine del XIX secolo, veniva venduto per strada nei quartieri ed in prevalenza nelle città di New York City, San Francisco, Philadelphia e Chicago. Passarono poi pochi anni prima che la pizza negli Stati Uniti venisse venduta dalle comunità italo-americane nelle drogherie e nei piccoli caffè.
 

Al giorno d'oggi invece le pizzerie sono sparse e diffuse a macchia d'olio in tutto il mondo proponendo un'ampia varietà di forme e di ingredienti utilizzati, dalla classica pizza a forma circolare alla pizza al taglio e passando per le pizze rigorosamente tradizionali che è possibile gustare solo nel centro di Napoli con tecniche di preparazione che si tramandano di generazione in generazione.