Al tuo cuore con la poesia di Rosario Tomarchio: alla famiglia ed alle persone care
“Vorrei essere una
fontana/ Che dona allegramente acqua/ A tutti gli anziani al riparo delle calde
ore,/ in circolo ricordano il loro passato/ e progettano sogni infiniti/ […]”
‒ “Vorrei
essere una fontana”
La figurazione
millenaria dell’anziano ‒
dell’essere umano che ha permesso agli anni di solcargli il viso e le mani ‒ che, in circolo davanti ad una fontana, si cimenta nella
narrazione di ciò che la sua mente
rammenta in quell’istante, al riparo dal sole.
Ancor più solcato è il Pensiero e, libero senza il tremolare delle ginocchia, affronta la scia di
immagini talvolta supportata da sogni a cui non si può decretar la fine.
La voce narrante
esprime la volontà di esser acqua ‒ la
trasformazione in una fontana ‒ forse per
poter sentire quei segreti che gli anziani si narrano o forse per rinfrescare i
loro respiri con nuova linfa.
“Al tuo cuore con la
poesia” è una breve raccolta poetica dell’autore siciliano Rosario Tomarchio. L’autore conta di
numerose pubblicazioni sia poetiche come “La musica del silenzio” (Statale 11,
2010), “Storia d’amore” (Aletti editore, 2012), “Ricordi di poesie” (Rupe
Mutevole Edizioni, 2013), “Cielo” (Rupe Mutevole Edizioni, 2014) sia brevissimi
saggi come “Il mito della semplicità”, “In cammino”, “Dalla grotta al tempio”,
“In viaggio per incontrare Gesù”.
La raccolta è
dedicata al cuore dello stesso autore, ogni verso nasce dal profondo amore
verso le persone care: ai genitori (al padre, l’uomo del silenzio; alla madre,
la donna della vita), ai pochi e veri amici che una persona conta sulle dita
della mano, ad una relazione con una donna del passato, alla nonna Vincenza
scomparsa molti anni fa, alla lettura
dei Vangeli che sin da giovane hanno popolato la sua mente, agli animali
che rendono la vita meno solitaria.
Il versificare è
semplice, le parole sono immediate. Percorrono immagini care a Rosario e
che si dipanano tra ricordi e presente in una continua esortazione all’amore.
“Quante volte mi
ritrovo con il cuore affranto,/ con le lacrime che disegnano curve sul viso./
Quante volte mi ritrovo in un angolo del mondo,/ a rileggere lo stesso libro/
che racconta la mia vita/ tra poche gioie e tanti dolori./ Quante volte mi
ritrovo sotto questo cielo,/ a guardare le stelle/ sperando ancora di poter
colorare i sogni./ […]” ‒ “Dedicata a tutti i cani che ci fanno compagnia”
Rosario rilegge il
suo libro chiamato vita, come tanti esseri umani vive una solitudine
portata da quello che stiamo chiamando “progresso” ma che sempre più si rivela
“regresso”.
La famiglia non ha
più quel potere di collante sociale, il figlio è chiamato all’imperante isolamento
nella quale tutti possiamo accedere al social network che ha avuto la pretesa
di avvicinare le persone ma che ci ha resi schiavi delle mura di una casa e di
un dispositivo che presenta una facciata, la misera ombra di noi stessi.
Rosario, con le
lacrime che curvano il viso, si ritrova a guardare il cielo e quelle stelle
che sin da bambino ascoltavano i suoi malumori e le sue gioie.
E se tutto intorno diventa estraneo, e se l’empatia verso l’altro dimostra di non trovar appiglio,
l’autore ritrova la fiducia nella vita in un animale, nel sguardo complice di
un cagnolino che si avvicina e che senza bisogno di parole, senza doni o
serenate rammenta la semplicità dell’emozione.
“Che vanto nei hai
fante/ A vincere tutte le battaglie/ Se non tocchi il cuore/ Della tua regina?/
[…]” ‒ “Fante innamorato”
Written by Alessia Mocci
Info
Facebook Rosario Tomarchio
https://www.facebook.com/profile.php?id=100017034757004
Acquista Al tuo cuore con la poesia
https://www.amazon.it/tuo-cuore-poesia-Rosario-Tomarchio/dp/1724089811/
Fonte
http://oubliettemagazine.com/2018/11/21/al-tuo-cuore-con-la-poesia-di-rosario-tomarchio-alla-famiglia-ed-alle-persone-care/