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L'ansia nei bambini

L’ansia è un’emozione comune a tutti. Essa è la risposta emotiva al pensiero di una minaccia futura che sia reale o immaginata (nei bambini ad esempio la paura di un’interrogazione, di una gara, di relazionarsi con compagni, di non piacere agli altri, di commettere degli errori, di essere presi in giro, di non essere all’altezza di qualche situazione, di stare da soli).Si differenzia dalla paura vera e propria che è la risposta emotiva ad una minaccia imminente.
Anche i bambini possono soffrire, come gli adulti, di Disturbi d’Ansia.
Il disturbo d'ansia nei bambini piccoli (3-6 anni) si manifesta prevalentemente sotto forma di “Ansia di Separazione” (paura di stare senza la mamma, il papà o altre figure di riferimento) o di “Fobia Specifica” (paura molto intensa, che genera condotte di fuga o evitamento di fronte allo stimolo fobico; nei bambini piccoli si manifesta con crisi di pianto intenso, o di collera, tendenza a immobilizzarsi o aggrapparsi all’adulto. Gli stimoli fobici più frequenti sono: animali, insetti, mezzi di trasporto, temporali, iniezioni, o altre procedure mediche, ascensori o altri luoghi chiusi).
Tra i 6-12 anni spesso tale disturbo si manifesta come un stato di malessere continuo, noto con il termine di “Disturbo d’Ansia Generalizzato”, in cui il bambino è pressoché continuamente in ansia, irrequieto, in allarme e preoccupato per le proprie prestazioni in ambito scolastico, sportivo, relazionale o di possibili eventi catastrofici (terremoti, incidenti) o malattie. I bambini affetti sono in genere insicuri e perfezionisti. 
In questa fascia l’ansia può manifestarsi anche sotto forma di “Fobia Sociale” (paura di entrare in relazione con coetanei e adulti ed essere sottoposti al giudizio altrui; si esprime prevalentemente come paura della scuola).
Dopo i 12 anni sono frequenti, oltre i quadri sopra descritti, gli “Attacchi di Panico” (crisi caratterizzate da un’ansia molto intensa accompagnata dalla paura di morire, impazzire, perdere il controllo, sensazione di soffocamento, tachicardia, sudorazione intensa. Tra un attacco e persiste uno stato di ansia cronico e la tendenza ad evitare tutti i luoghi dove sono avvenuti gli attacchi).
Tutti i disturbi d’ansia in età evolutiva limitano significativamente le esperienze che un bambino può affrontare e che gli permettono di sviluppare al meglio le proprie abilità e risorse in ogni campo (a livello affettivo-relazionale, scolastico, ludico e sportivo).
Un bambino con tale disturbo è, o può diventare, un bambino infelice e inibito. Va pertanto aiutato e sostenuto al più presto!
Un intervento psicoterapico può far acquisire al bambino maggiore sicurezza di sé, aiutandolo ad elaborare e metabolizzare le proprie paure. Tale lavoro va spesso associato ad interventi psico-educativi e ad interventi di sostegno alle figure genitoriali.
Nei casi medio/gravi può essere necessaria associare una terapia farmacologica (farmaci Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina) che riduca gli alti livelli di ansia, per permettere al bambino/adolescente di accedere con minor fatica al lavoro psicoterapeutico e psicoeducativo.
Articolo redatto dalla Dott.sa Beatrice Dugandzija, neuropsichiatra infantile Milano.